Napoli: 7 cose interessanti che dovresti sapere prima di visitarla

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Napoli, Nápoles, Naples
Pixabay.com

Napoli, soprannominata la Città Nuova e la capitale del Sud d’Italia, si trova sulla lista delle più amate città dagli stranieri. Come si può non amare questa città? Se vuoi assaggiare i cibi appetitosi, conosciuti in tutto il mondo, o goderti della musica, una storia e cultura affascinanti, questo articolo è per te.

Ecco una lista con 7 cose interessanti da sapere!

1. Napoli, l’origine e la leggenda

L’origine della città di Napoli la rende un posto veramente speciale: fondata nell’anno 475 a. C., a quei tempi era chiamata Neapolis che tradotto significa Città Nuova. Quindi, si fa riferimento all’estensione territoriale della polis greca; la posizione iniziale, dove si trovava la città Palepolis, rappresentava infatti la Città VecchiaA sua volta, la leggenda di Napoli è molto affascinante, invocando il mito di Ulisse come è presentato nella famosa opera Odissea scritta da Omero. 

Il ben conosciuto eroe trova una soluzione ingegnosa per poter resistere al canto ammaliatore delle sirene: tappa con la cera le orecchie dei compagni, per poi farsi legare all’albero maestro della nave, curioso riguardo la mistica voce delle creature marine. La sirena Partenope prova a sedurre Ulisse, senza però avere successo. Lei affonda nel mare e il suo corpo viene portato dalle onde sulle rive di una  costa: qui, si dice sia nato il Golfo di Napoli.

2. L’alloggio

Vi consiglio di prenotare una camera nell’ hotel da sogno chiamato B&B Hotel Napoli. Situato in Piazza Garibaldi 32, dispone di una terrazza all’aperto con una stupenda vista sul Golfo di Napoli e il Vesuvio. La connessione Wi-Fi è gratuita e c’è anche un buffet dove vi potrete godere al mattino una colazione squisita. Non vi preoccupate perché anche gli animali sono ammessi qui! Il prezzo a notte più economico è di €60. 

C’è anche una stazione nelle vicinanze dell’hotel dove potrete prendere il tram 1 e 2 o gli autobus 2BR, 202 o 254. La stazione metropolitana invece si trova a soltanto 5 minuti a piedi.

3. Il dialetto

Il dialetto napoletano è riconosciuto dall’UNESCO come seconda lingua ufficiale del Paese; questo deriva, come l’italiano, sia dal latino che dal greco. Nell’antichità, quando si chiamava ancora Neapolis, essa divenne una delle maggiori città della Magna Grecia che riuscì a conservare il greco dorico del tempo.

Diversi fattori come il commercio, i coloni e la forza militare ridussero l’influenza greca sulla lingua, facendo spazio alla lingua latina, trasformatasi in una forma popolare, durante l’Alto Medioevo. Non è strano che i romani siano stati incantati dalla bellezza culturale di Napoli, che rappresenta la maestria dei greci, sia dal punto di vista visuale che intellettuale. 

Ecco alcuni proverbi ed espressioni in napoletano con il loro significato:
  • Alla sanfasò- “alla buona”,  “alla bell’e meglio”, “a come viene”;
  • Aumm aumm– “bisogna tenere la bocca chiusa” o “acqua in bocca”, usato con una gesticolazione specifica: “la mano si muove al suono delle due parole ruotando, col palmo abbassato e le dita mobili, chiaro segno di dover mantenere un basso profilo” (Vesuviolive);
  • Fà ‘e cofecchie– “alle spalle di qualcuno o qualcosa” o “flirtare”;
  • Portare scarogna o scalogna– “portare sfortuna”.

4. Attenzione, vulcano!

Vicino della meravigliosa città, potete anche visitare il vulcano Vesuvio, famoso in tutto il mondo, conosciuto come uno dei più noti vulcani attivi del mondo. Il vulcano si è formato 25 mila anni fa. Esso ha eruttato tante volte nel corso del tempo, ma l’eruzione del 79 d.C. è rimasta nella storia: almeno 1500 persone morirono, come delle morbide statue ghiacciate nel tempo, simboli eterni di un tragico passato.

Il Vesuvio occupa un posto speciale nella coscienza storica: allora, furono distrutte Pompei ed Ercolano. 

Nessuno sa quando il vulcano erutterà di nuovo, l’ultima volta quando questo fenomeno ha avuto luogo è stato a marzo del 1944.

I prezzi per visitare il Vesuvio variano come segue: 
  • € 10 per un biglietto intero
  • € 8 per gli studenti delle scuole e università di ogni ordine e grado
  • l’ingresso gratuito per minori di altezza inferiore a 120 centimetri e disabili al 100% e relativo accompagnatore.

5. La cultura

Le meravigliose opere d’arte che possono essere ammirate, in tutta la loro bellezza, vi aspettano al Museo Cappella Sansevero dove potrai vedere anche la scultura del Cristo Velato (1753), realizzata dall’artista napoletano Giuseppe Sanmartino. Il monumento, simbolo di Napoli, suscita commozione a chiunque lo guardi:

La vena gonfia e ancora palpitante sulla fronte, le trafitture dei chiodi sui piedi e sulle mani sottili. (Museo Sansevero). 

Un altro posto che vale la pena visitare è il Museo del Tesoro di San Gennaro. La collezione di straordinari capolavori donati dai devoti si è formata in 700 anni. Il tesoro è composto da diversi gioielli, dipinti, sculture, statue, mobili in argento e tessuti.

6. Il cibo napoletano

Certo è che dopo una lunga passeggiata verso il centro della città avrete una fame da lupo, quindi vi chiederete: cosa potremmo mangiare qui?  Cominciamo con il nostro primo suggerimento, prelibatezza accessibile a tutti e che ha un sapore indimenticabile: la deliziosa pizza a portafoglio che si può trovare in diversi locali di tutta la città.  

L’Antica Pizzeria Port’Alba situata tra piazza Dante e piazza Bellini, in una via omonima, è uno dei locali più conosciuti che la prepara e serve. Personaggi famosi come Gabriele D’Annunzio hanno mangiato qui! Il prezzo per la pizza a portafoglio è di soltanto 1 euro e se volete provare anche le farcite, allora il prezzo sale a 2 euro. 

Andiamo avanti con le stelle della pasticceria napoletana: il babà e le sfogliatelle. Così semplici, ma così buoni! Ve li potete godere in alcune delle più rinomate pasticcerie di Napoli, come la Pasticceria Capparelli o l’Antico Forno Attanasio. Il loro prezzo non supera i 3 euro!

Sapevi che le sfogliatelle sono un simbolo napoletano? Furono inventate all’incirca 600 anni fa, in un monastero di clausura di Amalfi. Altre fonti credono che questo dolce sia stato creato 2000 anni fa, durante il paganesimo.

Alla fine, chi dice che bisogna spendere un sacco di soldi per divertirsi in una vacanza a Napoli?

7. Il caffè napoletano

E’ importante sapere che il caffè arrivò a Napoli alla fine del XVIII secolo da Vienna, diventando così popolare che secondo Il Mattino:

E’ di tre chili il consumo giornaliero di caffè in un bar medio di Napoli, il triplo rispetto al resto d’Italia.

La nota tradizione locale dice che il caffè è così delizioso per la qualità dell’acqua che si trova in questa città, contenente minerali unici. Il vero caffè napoletano è macinato sul momento ed è servito nero, forte e caldissimo.

Potete bere questa bevanda tradizionale nel capoluogo campano, nello storico locale in Piazza dei Martiri “Gran Caffè la Caffettiera”, chiamato anche l’ “Ambasciata del Caffè Napoletano” che è conosciuto per la qualità eccezionale del caffè e l’atmosfera elegante del posto.

Pertanto, la capitale del Sud d’Italia è in grado di catturare l’attenzione di chiunque desideri alcuni momenti di pace, circondata da cultura, storia e tradizioni in compagnia dell’incantevole musica da strada. 

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Fonti:

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