Giornata Mondiale del Teatro con le luci spente – 27 marzo

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Il gran teatro che è questo mondo offre più tristi rappresentazioni di quella che si svolge sulla scena sulla quale noi stiamo recitando.  Il 27 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Teatro. Ma non solo. È un anno da quando il sipario è calato nei teatri e lo spettacolo si è spostato sul palco del mondo. E la tristezza di cui parla Shakespeare è ancora più grande oggi sia nel mondo, che nei teatri vuoti. 

 

La rinascita del teatro online

Nel 2020 l’epidemia del Coronavirus ha costretto i teatri del mondo a spegnere le luci per un periodo indeterminato. È passato un anno, ma non c’è nessun segno di miglioramento della situazione.  I tentativi di riapertura, che comportavano, comunque, il rispetto delle norme di distanziamento e della limitazione del numero dei posti disponibili, promettevano un quasi-ritorno alla normalità. Purtroppo, ogni volta c’è una nuova ondata di contagi che distrugge l’illusione di come era prima della pandemia. 

Il teatro esiste solo attraverso il pubblico. L’attore interagisce con lo spettatore e, a sua volta, lo spettatore reagisce entrando nel gioco dell’attore; così avviene un ciclo perpetuo di energie intercambiabili. Il contesto della pandemia ha spinto i lavoratori del mondo dello spettacolo (dai tecnici agli attori) a trovare nuovi modi per mantenere questa relazione con il pubblico che, nello stesso tempo, permettessero loro di continuare a lavorare. Quindi la normalità è dovuta essere reinventata. 

 

Grazie alle nuove tecnologie è stato possibile portare la magia del teatro dal palcoscenico nelle case della gente.

La transizione nell’ online rappresenta un progresso per il mondo artistico per quanto riguarda l’avvicinamento agli spettatori di tutte le età e la facile accessibilità tramite il live streaming sulle piattaforme e l’interazione sui social. L’essenza del teatro sarà sempre basata su un incontro, sul contatto col pubblico e dal vivo. Ma l’innovazione della tecnologia ha fatto sopravvivere un’arte con un ruolo importantissimo nella società e soprattutto in un periodo così buio per l’umanità, a cui ha permesso di abbandonarsi un po’ in un altro universo.

La celebrazione della Giornata Mondiale del Teatro 

Quest’anno la Giornata Mondiale del Teatro sarà celebrata sempre con l’aiuto della tecnologia, attraverso degli eventi organizzati questo sabato in diverse parti del mondo e trasmessi online. La nascita della Giornata Mondiale del Teatro risale al 1961 a Vienna, creata dall’ International Theatre Institute ITI.  Dal 1962, quando è stata celebrata per la prima volta in tutto il mondo, i principali obiettivi sono la promozione del teatro in tutte le sue forme, rendere la gente consapevole del valore del teatro e condividere con gli altri la gioia per esso. 

 

Il messaggio del 2021

Ogni anno una personalità che fa parte del mondo dello spettacolo è invitata a scrivere un messaggio e condividere alcuni pensieri sulla Giornata Mondiale del Teatro. Questo messaggio viene tradotto in più di 50 lingue per essere compreso da persone di nazionalità diverse e per essere promosso tramite tutti i mass media. Il primo messaggio per la Giornata Mondiale del Teatro appartiene a Jean Cocteau,  poeta, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, regista e attore francese.

Quest’anno è stato il turno dell’attrice britannica e vincitrice del premio Oscar, Helen Mirren, a trasmettere il messaggio. L’attrice fa un elogio a tutti coloro che hanno reso possibile la continuità dello spettacolo in questo periodo ed esprime la sua speranza per un futuro migliore:

Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze. Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia.

La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet. Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo.

L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo.

Non vedo l’ora!

Tutti noi non vediamo l’ora di tornare in platea e di godere insieme della riaccensione delle luci che illumineranno di nuovo il nostro spirito.

Fonti:

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