La Giornata dell’insegnante dietro la cattedra – 5 ottobre

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Traduzione: Valentina Leonte

La Giornata dell’insegnante è festeggiata ogni anno il 5 ottobre, secondo l’ UNESCO. Anche se la scelta di celebrare questa giornata è relativamente recente, non possiamo ignorare il fatto che i professori dovrebbero essere festeggiati ogni giorno, non una volta all’anno.

Oggi festeggio la Giornata dell’insegnante, non dal banco di scuola, ma dalla cattedra! Da molto tempo sognavo di prendere questa strada e oggi sono fiera di ammettere che è arrivato il mio giorno.

Non esiste mestiere più importante di quello del professore!

Pensa al tuo mestiere… Sei medico? Sei ingegnere? Suoni il violoncello? Sei avvocato? Non potresti fare questo mestiere senza esser passato tra le mani dei professori che ti hanno insegnato ciò che sai oggi! Pompieri, architetti, atleti, tutti hanno avuto un insegnante che li ha seguiti nel loro percorso. 

 

L’impatto che ha un insegnante nella tua vita…

…è senza pari. Quando incontrerai i tuoi compagni di scuola, del liceo o dell’università, sicuramente ti ricorderai anche dei professori! La scuola ci offre amici che rimangono per tutta la vita, ma allo stesso tempo ci insegna cos’è la vita e ci aiuta nello sviluppo delle capacità per diventare adulti.

Non tutti hanno la grazia di essere professore. Anche se siamo i migliori nel nostro mestiere, questo non significa che possiamo anche essere professori ed insegnare le cose anche agli altri. In più, non tutti hanno un’empatia che permetta di seguire qualcuno nel proprio mestiere.  

Oltre ad imparare grammatica, matematica, letteratura, un professore deve imparare ad insegnare nel modo corretto…

Nella Giornata dell’insegnante, ricordati di tutti quelli che ti hanno cambiato la vita insegnandoti qualcosa. Per loro è una semplice giornata di lavoro, ma per te può essere l’inizio di un sogno da realizzare. Per loro una semplice spiegazione di un esercizio, per te il primo passo verso il tuo futuro mestiere. 

Spesso ho sentito dire: Non  mi piaceva la matematica, ma grazie alla professoressa… sono riuscito ad impararla. Ti ritrovi, vero? Ricordati del professore che è riuscito a capire la tua passione e ti ha aiutato a diventare il migliore sul quell’argomento.

Ciò che temo come insegnante:

Temo di dimenticare che anche io sono stata bambina, alunna e studentessa. Anche io ho avuto bisogno di tempo per imparare o forse ho avuto bisogno di più di una spiegazione per capire. Spero di non dimenticare che anche io ho avuto bisogno di qualcuno che mi incoraggiasse nei momenti difficili. 

Nella Giornata dell’insegnante, ricordo i professori che strappano pochi minuti dalla loro lezione per spiegarci cosa significa veramente la vita. Ricordo anche i professori che hanno interrotto la propria lezione per chiederci come stiamo. Allo stesso tempo un professore può avere anche un impatto negativo. Però anche come professore, non puoi essere amato da tutti, l’importante è fare questo mestiere con il cuore.

Pensaci bene prima di diventare insegnante. Nelle tue mani ci sarà il futuro del tuo paese!

Chi pensa a questo mestiere come un piano B, non dovrebbe festeggiare oggi questa giornata. Chi lotta ogni giorno per i propri alunni o studenti, significa che fa il suo mestiere, mentre chi afferma che essere professore è una cosa semplice, sicuramente non lavora con il cuore. 

Vi assicuro che essere professore non significa solo aprire il libro scolastico e andare qualche ora al lavoro… essere insegnante significa notti in  bianco, lavoro che non viene osservato dagli altri, delusioni. Non esistono giorni liberi, almeno i primi 10 anni. 

Però esistono le voci dei tuoi alunni, che proprio quando ti domandi se vale la pena fare questo mestiere, ti danno la risposta anche con semplici parole: Professoressa, sa cosa ho imparato oggi?

Testimonianze di un insegnante

Sono una maestra da quasi 40 anni, ho iniziato presto nella scuola dell’infanzia e poi alla primaria. Il mio lavoro è diventato presto la mia passione, la mia missione, la mia gioia nei tanti periodi duri della mia vita personale. Mi piace stare con i bambini, con le colleghe. Amo il mio lavoro e lo svolgo sempre con allegria, cercando di aggiornarmi sempre. Poche regole e passione: questa è la ricetta per insegnare a leggere, a scrivere e a contare.

Contenuto preso da: www.voglioinsegnare.it

Si dice sia il mestiere più bello del mondo ed in parte è vero perché si è a contatto con il futuro del mondo. È stimolante perché, se fatto come va fatto, obbliga al continuo aggiornamento delle conoscenze e delle proprie convinzioni. Per gli aspetti negativi, si tratta di un lavoro sottopagato e con una considerazione molto bassa, soprattutto in Italia. 

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Fare l’insegnante significa fare il lavoro più bello, difficile e stimolante che ci sia. Lavorare come insegnante permette di non perdere le speranze verso un futuro migliore.

Contenuto preso da: www.voglioinsegnare.it

 

  • Scopri qui cosa significa essere volontario.
  • L’articolo sulla Giornata mondiale degli insegnanti si può leggere ora anche in rumeno!

 

Fonti:

 

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