La cascata Bigăr – il crollo di un luogo da sogno

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Traduzione: Giulia Dragomir

La Cascata Bigar, situata nel Parco Nazionale “Cheile Nerei-Beușnița” nella regione Caraș-Severin, sembrava essere un luogo come nelle favole. La vegetazione che copriva le fresche rocce, i ruscelli d’acqua viva che scorrevano velocemente sulle sue creste e la zona sottostante che sembrava ospitare creature fantastiche, gli conferivano una magia mai vista che portava i turisti a fantasticare con l’immaginazione. Se ti chiedi perché la piccola presentazione di quest’attrazione turistica è circondata dal dolore di una gloria tramontata, accompagnami per scoprire la dolorosa storia della Cascata Bigar.

La sorgente Bigar

Nella presentazione della cascata non si possono escludere le informazioni riguardanti la sorgente di Bigăr. Pertanto, è un’area protetta dalla legge e si trova nel comune di Bozovici nella regione di Caraş-Severin. La riserva è nata nel 1982 e comprende molteplici formazioni che conferiscono al rilievo una particolare diversità. Sono presenti: gole, grotte, sorgenti, falesie calcaree, avene, radure e prati.

Insieme alla fauna e alla flora specifiche dell’area delle montagne del Banato, inclusi orsi bruni, lupi, linci, peonie del Banato, noccioli turchi e spine, gli elementi unici del rilievo contribuiscono a plasmare un paesaggio che sbalordisce. Le rapide acque della sorgente hanno una forza incontrollabile, alimentate da un corso d’acqua sotterraneo che attraversa la grotta di Bigăr dai Monti Anina. La pressione e lo scorrere violento dell’acqua hanno determinato la comparsa di un nome suggestivo della sorgente: “sorgente”.

 

Cascata Bigăr – breve storia e localizzazione

La cascata di Bigăr, chiamata anche cascata di Coronini, si è formata dallo scarico di acque ricche di calcare nel fiume Miniș. Il punto di deflusso in prossimità di un’alta soglia rocciosa è stato il fattore decisivo per mettere in risalto la cascata. I dati storici mostrano che il nome “Coronini” originariamente dato alla cascata rende omaggio a un ex governatore del Banato del XIX secolo, Johann Baptist Coronini-Cronberg. Sembra che il generale Coronini, colpito dalla bellezza della cascata, abbia chiesto che fosse iscritta nei documenti ufficiali e portasse il suo nome. Un’altra idea che vale la pena ricordare è che il 45° parallelo nord passa vicino alla cascata e questa informazione è inscritta su un cartello vicino.

La cascata si trova a pochi metri dalla strada DN57B. Per visitare le altre mete della zona si sale un sentiero roccioso che porta alla sorgente, e più avanti sulla strada c’è un ponte di legno che collega le due sponde del fiume e conduce verso la Grotta del Bigar.

 

La popolarità della Cascata Bigar

Nel 2010 la cascata riesce a conquistare l’attenzione e l’ammirazione di una guida turistica internazionale, National Geographic Traveller – Romania, la destinazione guadagnando così popolarità con l’apparizione sulla stampa turistica specializzata.

Successivamente, nel 2013, la cascata di Bigăr si è aggiudicata il primo posto nella classifica delle cascate più impressionanti del mondo, realizzata da The World Geography. Inoltre, i giornalisti dell’Huffington Post si uniscono agli altri fan della cascata e la dichiarano una delle più spettacolari al mondo.

È risaputo che questa destinazione turistica era molto apprezzata sia dai rumeni che dai turisti stranieri. Così, ogni anno, oltre 100.000 turisti visitano il Parco del “Cheile Nerei”. Il più alto tasso di visite è stato registrato nel 2017, dopo la riqualificazione dell’area su iniziativa del presidente del Consiglio della Regione di Caraș-Severin, Romeo Dunca.

La leggenda della Cascata Bigar

A completare il misticismo che fluttua dolcemente sull’area turistica della cascata, si vocifera che la sua storia abbia le sue origini in una leggenda locale. La stessa leggenda dice che i giovani innamorati in cerca dell’amore eterno devono bere l’acqua della cascata Bigar per trovarlo. La storia magistralmente realizzata nel folklore rumeno diffonde spore di eternità sul ricordo della fantastica cascata.

C’era una volta una famiglia di contadini che viveva nella valle dell’Almaj. C’era un grande dolore sulle loro spalle lavorate, perché non potevano avere figli. Nel sogno, si mostra a loro una strega la quale promette che se obbediranno alla sua richiesta, il loro desiderio sarà esaudito. Detto e fatto. La donna doveva bere l’acqua della sorgente tra i due mondi, sotto la roccia, e così sarebbe riuscita ad avere un figlio. Ma la strega li avvertì che se avessero avuto una figlia, non avrebbero dovuto lasciarla innamorare perché sarebbe finita morta annegata.

Anni dopo, la ragazza si innamora di un ragazzo di nome Bigar. Suo padre fu costretto a rinchiuderla in una grotta di montagna per proteggerla dall’amara maledizione che pendeva su di lei. Il dolore che aveva consumato l’anima della ragazza convinse la strega che viveva nel Regno del Ritrovamento della Nostalgia. Visitò la bambina nella grotta e le trasformò i capelli in una cascata di lacrime. Il frastuono della cascata aveva attirato Bigar verso l’acqua dove passo’ alla vita ultraterrena. La bambina muore insieme al suo ragazzo, vivendo la sua storia d’amore nell’aldilà.

 

La cascata Bigar rimasta una leggenda perduta

Il 7 giugno 2021 segna un triste evento e un profondo danno per il patrimonio naturale del Paese. La cascata di Bigar è crollata. Ci sono varie speculazioni, alcuni sostengono che il declino della cascata abbia avuto cause naturali, altre voci invece, affermano che l’intervento umano ha segnato il destino di questa rara e unica attrazione turistica.

Le fonti ufficiali offrono la seguente spiegazione: la causa del distacco è stato il suo stesso peso e l’accumulo di muschio e travertino. Le opinioni contrarie affermano invece che l’acqua calcarea, la fonte vitale della cascata, fu deviata per servire ad un allevamento di trote costruito nella zona.

Che ci sia un’unica causa o un conglomerato di fattori fatidici, la perdita di questa cascata influenzerà non solo l’economia, il turismo e la popolarità della zona, ma anche tutte le anime degli appassionati di viaggi che ora rimangono solo con il desiderio impossibile di godersi la vista della cascata e con la sua memoria che continuerà a vivere.

Scopri qui l’articolo originale in rumeno. 

Fonti:

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